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22/12/2021

Ordinanza Commissariale anticovid
Dal Commissario del Comune di Foggia

di Umberto Mastromartino

In tempo di pandemia la sicurezza è un principio fondamentale. Su questo siamo tutti d’accordo. Ma si tratta di un obiettivo che va perseguito e raggiunto dimostrando capacità di organizzazione e di controllo del territorio, non con soluzioni che vietano in modo molto discutibile il diritto alla socialità e quello degli operatori economici a poter lavorare, soprattutto in un periodo dell’anno che per tantissimi di loro equivale ad una boccata d’ossigeno fondamentale dopo essere stati messi in ginocchio dal Covid.

 

L’Ordinanza firmata dalla Commissione Straordinaria, invece, è una decisione assurda, e destituita di ogni fondamento.  Un po’ come se si impedisse la circolazione stradale in ragione della incapacità di far rispettare i limiti di velocità.

 

Beninteso, nessuno intende sostenere la legittimità di assembramenti e pericoli. Ma non è obbligando i cittadini ad indossare la mascherina anche all’aperto – e paradossalmente anche senza situazioni di pericolo – con la minaccia di multe da 400 a 1000 euro e vietando agli esercizi commerciali di fare il loro lavoro, descrivendo in modo vago il concetto di “pertinenza” delle loro attività all’interno della quale sarebbe possibile consumare cibo o bevande, che si raggiungerà questo obiettivo.

 

Se si vuole combattere il rischio di un’esplosione dei contagi durante le festività natalizie non serve a nulla vietare la diffusione di melodie che non siano natalizie (senza chiarire peraltro cosa si intenda con questa bizzarra categoria) né imporre una specie di lockdown in zona bianca.

 

Cioè che serve, se la Commissione ne è capace, è far rispettare le regole che già esistono, organizzando un serio presidio del territorio, evitando gli assembramenti con modalità di ingresso contingentato nelle zone più frequentate, verificando che l’uso della mascherina avvenga laddove esiste un fondato pericolo di contagio in ragione di copiosi affollamenti.

L’ordinanza nulla dispone invece di alcuni luoghi certamente più insidiosi (penso ai tanti circoli privati presenti anche nelle zone periferiche, ed in determinate periferie che restano “zone franche”) spesso terra di nessuno, in cui non è dato sapere se le regole siano rispettate o meno.

 

La Commissione è in grado di fare il suo dovere? È in grado di fare in modo che gli agenti della Polizia Locale – oltre centotrenta unità - siano per strada e non negli uffici durante il periodo in cui serve più personale operativo? È capace di coniugare il diritto alla salute con quello al lavoro e alla socialità in una città attualmente in zona bianca?

Se lo è lo faccia. Diversamente eviti di spacciare per premura quella che è un’implicita ammissione di incapacità organizzativa ed una resa senza condizioni.

 

Il tema è tutto qui. Con buona pace di chi, in preda ad una sorta di vocazione al masochismo, o affetto dalla sindrome di Stoccolma plaude ad una decisione senza alcuna logica.

Personalmente non sono un nostalgico dei Natali landelliani. Anzi, ho sempre sostenuto che fossero sopra le righe. Ma da qui a gioire per la cancellazione di ogni forma di socialità e di possibilità per il commercio di recuperare il terreno perso lo scorso anno ce ne corre.

 

Foggia ha bisogno di vivere la normalità, che merita!

 

Amministrare una città è un’attività complessa e di grande responsabilità. Un impegno gravoso, che però può essere svolto solo conoscendo la realtà che si governa e usando il buon senso.

Francamente mi pare che finora i segnali raccontino l’assenza di entrambe le cose.

Foggia, dopo il baratro in cui Landella  - ed i suoi “commilitoni”  -  l’hanno fatta sprofondare, ha bisogno di essere amministrata con serietà, non di punizioni scriteriate.

 

Si riscriva quell’Ordinanza col buon senso, utilizzando parole dal significato univoco, e soprattutto ci si metta a lavorare organizzando presidi e controlli, troppo facile ordinare il “coprifuoco”!

 

Ci si assuma la responsabilità e l’onere dell’Amministrazione, per fare questo il Governo ha riconosciuto alla Città di Foggia circa un milione e mezzo di euro, di cui duecento mila già destinati al compenso dei membri della Commissione straordinaria.

 


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