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Economia

19/07/2022

CopAgri
Richiamo all'unitą

di Umberto Mastromartino

RICHIAMO ALL’UNITA’ PROMOSSA DA COPAGRI, AGRICOLTORI NUOVAMENTE SPACCATI DOPO LA RICHIESTA DI ASSEMBLEA PROMOSSA DA CONFCOMMERCIO

 

Capacchione: “Confagricoltura e Coldiretti dimostrino resipiscienza”

 

Negli ultimi tempi il mondo agricolo di capitanata si era dimostrato diviso e incapace di fare sintesi delle istanze che i propri iscritti affidavano ai loro rappresentanti, l’esempio più eclatante, ma certamente non l’unico, è stato la querelle che ha preceduto i rinnovi degli organi dei Consorzi di Bonifica di Capitanata e del Gargano. Lacerazioni profonde del mondo agricolo che non giovano certamente al territorio nella sua interezza e al comparto agroalimentare nel suo specifico; lacerazioni che avevano portato a nette contrapposizioni finite con la elezione del presidente De

 

  Filippo (in quota Coldiretti) in netta contrapposizione al blocco Confagricoltura, CIA e Confcooperative in Capitanata, e alla netta affermazione di COPAGRI sul Gargano con na larghissima maggioranza guidata dal carpinese Palmieri.

 Pochi giorni fa alla luce di ciò, COPAGRI aveva promosso un incontro, al quale hanno partecipato le OO.SS. datoriali Agricole, nel quale chiedeva la unità sindacale e un ruolo leaderistico per il mondo agricolo, appello accolto peraltro con il favore di tutti.

E’ stata quella dello scorso giovedì per COPAGRI, l’occasione per condividere con tutto il mondo agricolo, il quale si era mostrato compatto sul tema, la indisponibilità a ratificare una iniziativa (ex-post) promossa da parte del legale protempore della Confcommercio di Foggia, al fine di revocare il Consiglio di Amministrazione del GAL Gargano, colpevole ci vien da pensare, di aver realizzato, promosso e garantito lo sviluppo economico e sociale del territorio Garganico, attraverso le risorse che la Comunità Europea ha previsto e reso disponibili, in seguito all’attuazione del Piano di Sviluppo Rurale Regionale; ergo finanziando e accompagnando quasi cento progetti, tra aziende private e amministrazioni locali, rispettando il non banale pareggio di bilancio.

Netta è stata la presa di posizione da parte della COPAGRI Provinciale di Foggia. Così si offende la dignità delle Organizzazioni; non è consentibile aprire a faide che non mettano al centro della discussione lo sviluppo ed il riscatto dei territori, in un momento particolarmente delicato per la sopravvivenza delle aziende del comparto agroalimentare.

La COPAGRI è stata leale e deferente nei confronti delle dinamiche interne a tutte le Organizzazioni di questo territorio, pur nella fulgida consapevolezza che, il trascinarsi di atteggiamenti poco responsabili, da parte di qualsiasi Soggetto, possano essere causa di una incompiuta realizzazione di interventi finalizzati allo sviluppo economico, allo sviluppo del territorio e all'integrazione sociale.

 

 Dopo aver votato e approvato convintamente un bilancio a pareggio, accompagnato da una nota integrativa compiutamente rispettosa del mandato affidato all’organo amministrativo, al tavolo agricolo di giovedì 14 luglio, si ribadiva che COPAGRI e Coldiretti (presente direttamente la prima e per delega la seconda nell’Assemblea dei Soci del 29 giugno u.s.) non potevano rinegoziare la fiducia accordata nel merito. Tutti d’accordo dunque le OO.SS. datoriali Agricole, nel discutere nel merito la questione, senza possibilità alcuna nel farsi cooptare in faide che al mondo agricolo non tangono.

Purtroppo dopo soli pochissimi giorni e senza preavviso alcuno, oggi la COPAGRI prende atto, del tradimento di Confagricoltura e di Coldiretti, perpetrato nei confronti di un territorio e di un settore agricolo; macchiandosi di fatto attraverso atteggiamenti e atti di puro servilismo e subalternità al potere e ai ricatti di chi, probabilmente ha già scaricato le istanze che si alzano dal mondo agricolo.

 E’ proprio il Presidente Capacchione, che rivolgendosi nei confronti di Confagricoltura e Coldiretti, chiede la dimostrazione di consapevolezza nell’aver compiutamente commesso un errore, firmando quella sottoscrizione promossa da Gelsomino, al quale, in prorogazio da oltre un anno, augura con sincero affetto di risolvere quanto

 prima i problemi interni alla sua Organizzazione.

La COPAGRI è pronta a ritenere l’accaduto solo un incidente di percorso; viceversa si dissocia fin d’ora dall’atteggiamento volutamente irrispettoso nei confronti di chi, profondamente e pedissequamente crede che l’unità di intenti delle Rappresentanze del mondo agricolo, possa solo portare vantaggi alla istanze che ci onoriamo di rappresentare; di chi crede che evidenziare la non corretta tenuta dei bilanci sia un dovere e non una possibilità; da chi crede che il mondo agricolo, motore e locomotiva di questo territorio bello e dannato, debba assurgere ad un ruolo leaderistico e non di subalternità indotta e deferenziata


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