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20/07/2022

Dalla Questura di Foggia
Operazione nei confronti di un minore a San Severo

di Umberto Mastromartino

COMUNICATO STAMPA

 

 

Foggia, 19 luglio 2022

 

La Polizia di Stato, in data odierna, a seguito delle indagini esperite dalla Squadra Mobile della Questura di Foggia unitamente a personale del Commissariato di P.S. di San Severo, coordinate dalla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Bari, ha dato esecuzione a fermo del P.M. nei confronti di un minore, allo stato in fase di indagini preliminari ed in attesa del successivo vaglio dell’Autorità Giudiziaria, poiché gravemente indiziato del reato di omicidio.

Nella serata del 18 luglio scorso in San Severo, alle 21.30 circa, a poche decine di metri dalla propria abitazione, il diciassettenne, a seguito di discussioni per futili motivi avute con l’odierno indagato, è  stato colpito da una sola ma letale coltellata che ne ha causato la morte.

L’attività investigativa, avviata prontamente dagli agenti della Polizia di Stato e, in particolare, l’acquisizione dei sistemi di video sorveglianza unitamente all’escussione di testimoni del grave episodio criminoso, ha consentito di ricostruire la dinamica dell’evento delittuoso e identificare il presunto autore, che si è reso immediatamente irreperibile.

Nella tarda mattinata odierna il minore, accompagnato dal suo avvocato di fiducia, si è presentato presso gli uffici della Squadra Mobile della Questura di Foggia, dove innanzi al Pubblico Ministero e alla presenza della psicologa, ha ammesso le proprie responsabilità; inoltre ha consegnato l’arma del delitto, sottoposta a sequestro.

Sulla scorta degli elementi probatori acquisiti, il giovane è stato sottoposto a provvedimento di fermo emesso dal PM e associato presso l’istituto penale per i minorenni, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente, in attesa del successivo vaglio di quest’ultima in sede di convalida.

Il movente del litigio sfociato nell’omicidio risiederebbe in precedenti attriti tra i due giovani per motivi sentimentali.

E’ doveroso rappresentare che l’odierno indagato non è  considerato colpevole sino a passaggio in giudicato della sentenza di condanna.

 

 


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