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Sport Calcio Foggia 1920

03/02/2018

Nella solitudine dello Zaccheria, trionfa il cuore del Foggia. Seconda vittoria consecutiva dei Satanelli, in recupero sull'Avellino.
Francesco Nicastro

di Umberto della Martora

Non era facile per Agnelli e compagni, in uno Zaccheria privato forzatamente del proprio pubblico, giocare contro un Avellino reduce da un filotto di ben 7 punti nelle tre ultime gare. La squadra, però, rivoltata come un calzino dall'ottimo d.s. Nember nel corso dell'ultimo mercato di riparazione, ha trovato, nel carattere e nelle qualità dei propri calciatori, vecchi e nuovi, le giuste componenti per superare a piè pari ostacoli ed avversità dell'ultimo periodo. L' inizio , per altro, non era stato dei più favorevoli perchè, dopo soli 11 minuti, gli irpini erano già in vantaggio, grazie al centravanti Asencio che, ben servito di testa dal lungo Migliorini, ribadiva in rete da breve distanza. Facile pensare , in un momento di sconforto per l'intero ambiente rossonero, che questo goal potesse essere solo l'inizio di un ennesimo pomeriggio negativo per i Satanelli, sul terreno amico. Previsione fuori luogo, perchè, pur non giocando un calcio scintillante, i ragazzi di Stroppa, dopo la mezz'ora, rimettevano la gara sul risultato di parità con Nicastro, dopo un uno-due con Mazzeo. Sulle ali dell'entusiasmo, al 42', c'era addirittura la possibilità di andare in vantaggio: Gerbo veniva platealmente atterrato nell'area piccola da D'Angelo, costringendo il direttore di gara a sanzionare i "lupi" con un calcio di rigore e conseguente espulsione, per fallo da ultimo uomo, dello stesso autore del fallo. Bomber Mazzeo, però, sciupava tutto, sparando il penalty molto al di sopra della traversa. Fine primo tempo sull' 1-1. Nel secondo tempo, vista la maggiore aggressività dei padroni di casa, Novellino provava a correre ai ripari sostituendo, al 54', il centrocampista Laverone con il più aggressivo Vajushi e tre minuti dopo l'ex Molina(prova opaca per lui) con Falasco. La risposta di Stroppa era la punta Floriano (61') per il difensore Camporese. I suoi frutti, il Foggia, li raccoglieva al 70': Agnelli apriva bene per Gerbo, incuneatosi in area sulla destra; il conseguente cross era un invito al bacio per Mazzeo, che questa volta non si faceva pregare per firmare il vantaggio. 2-1 ampiamente meritato perchè, al 75', i diavoletti sfioravano la terza marcatura con un preciso e potente tiro a giro di Deli che incocciava la traversa. All'82' c'è l'esordio in rossonero del francese Duhamel ( esce Nicastro) che , nei pochi minuti giocati, mette in campo fisico, personalità e la giusta "cazzimma" dell'attaccante pronto a sfruttare ogni minimo errore delle difese avversarie. Il forcing finale degli irpini non produce cambiamenti nell'esito di una partita che, oltre a rimpinguare la classifica dei Satanelli, consentirà di affrontare con maggiore tranquillità la prossima trasferta, contro la corazzata Palermo.

 


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