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Sindacale

29/06/2019

Movimento 5 Stelle
Lo vecchio si congratula con le forze dell'Ordine

di Umberto Mastromartino

“Un plauso alle forze dell’ordine per aver scoperchiato una situazione aberrante alle porte di Foggia, dove lavoratori migranti lavoravano per pochi spiccioli, sfruttati e ammassati in container, senza alcuna dignità, trattati peggio degli animali. Assistiamo, nelle nostre campagne, nonostante i drammi della scorsa estate, alla negazione sistematica dei diritti del lavoro di donne e uomini, soprattutto migranti provenienti da Europa e Africa. Una negazione che fenomeno strutturale della produzione stagionale di frutta e verdura. L’alto tasso di irregolarità e lavoro sommerso nel settore rendono estremamente difficile la quantificazione del fenomeno”.

Si esprime così l’onorevole del M5S Giorgio Lovecchio dopo l’operazione della Procura della Repubblica e dell’Arma dei Carabinieri di Foggia, chehanno portato a termine oggi una importante inchiesta “anticaporalato”, con l’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare, sequestri e innovativi provvedimenti amministrativo-giudiziari, per la prima volta applicati in Capitanata, nei confronti di una grande azienda agricola.

“Non ci può essere nessuna giustificazione nei confronti dei due fratelli imprenditori arrestati- continua il deputato pentastellato- Ma troppo spesso gli operatori della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) impongono ai produttori prezzi di acquisto delle materie prime troppo bassi, che si ripercuotono in maniera indegna sulla vita dei braccianti, su cui viene scaricato il costo del misero guadagno dal lavoro in agricoltura. Le forme di abuso, lo abbiamo visto in questi anni, continuano ad essere innumerevoli. Stipendi di gran lunga inferiori al minimo sindacale indicato dai contratti collettivi di lavoro, la metodica violazione della normativa in materia di orari di lavoro, tra cui la negazione di pause giornaliere, ferie annuali e riposi settimanali; condizioni di lavoro non sicure e insalubri; condizioni abitative e qualità della vita estremamente precarie, con lavoratori costretti a vivere in tuguri fatiscenti, tendopoli o container ed un eccessivo controllo delle vite dei lavoratori da parte dei datori di lavoro, tra cui una vera e propria sorveglianza o altre forme di abuso della vulnerabilità sociale e legale di questi lavoratori. È ora di dire basta. Per questo il 27 giugno scorso alla Camera abbiamo approvato il provvedimento in materia di vendita sottocosto, divieto di aste a doppio ribasso e disciplina delle filiere etiche di produzione. La legge disciplina delle filiere etiche di produzione, importazione e distribuzione dei prodotti alimentari e agroalimentari, introducendo delle agevolazioni fiscali e sistemi premianti per le imprese dei settori agricolo e agroalimentare che concorrono alla realizzazione di progetti per la creazione di filiere etiche di produzione, distribuzione e commercializzazione di prodotti alimentari e agroalimentari”.

Il parlamentare conclude: “La legge del Parlamento del Governo del cambiamento mira al contrasto della sussistenza di una forte discrepanza tra prezzi alla fonte, corrisposti ai produttori, e prezzi al bancone, decisi dalla grande distribuzione, anche attraverso l'utilizzo di strumenti quali le aste al doppio ribasso e il sottocosto, condizione che finisce per incidere sulla capacità dell'imprenditore agricolo di poter sostenere un costo del lavoro regolare e di poter garantire, altresì, al lavoratore la sicurezza sul luogo di lavoro”.


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