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Cultura

12/10/2019

Dal Comune di Manfredonia
Borgo Bambino

di Umberto Mastromartino

Didattica ed emozioni allascuola Don Milani di Manfredonia

Inaugurati questa mattinagli spazi riqualificati daBorgo Bambino,progettodi contrasto alla povertà educativa

 

Vecchi spazi inutilizzati trasformati in strumenti di formazione, aggregazione, crescita emozionale, cognitiva e relazionale. Accade alla scuola Don Milani Uno + Maiorano di Manfredoniadove questa mattina, grazie aBorgo bambino’, il progetto multidisciplinare selezionato da ‘Con i Bambini’ nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile,sono stati inaugurati un orto didattico, un giardino dei cinque sensi per la stimolazione sensoriale euna stanza del cuore dove verrà sperimentata la potenza creativa dei bambini con gioghi pedagogici, percorsi laboratoriali di teatro sociale, riciclo creativo e letteratura digitale. Questa mattina è tornata in attività anche la palestra, fino a ieri completamente vuota e oggi dotata di tutto l’occorrente necessario alle attività di avviamento allo sport che coinvolgeranno gli studenti e le loro famiglie. La festa del Borgo di questa mattina, apertasi con le voci dei piccoli allievi della scuola, si è conclusa nell’auditorium dell’istituto dotato di nuovi impianti audio-video e di climatizzazione e di un palco che potrà accogliere molti più ragazzi.

 

Siamo molto grati a tutto il team di Borgo Bambino - dichiara Domenico Zerella Venaglia, dirigente Istituto Din Milani Uno + Maiorano -per averci donato nuovi spazi fisici, ma anche e soprattutto per aver offerto ai nostri ragazzi e alle loro famiglie una grande opportunità di crescita educativa, formativa e culturale”.

 

Alla cerimonia di questa mattina hanno partecipato, oltre ai partner del progetto, anche le due precedenti dirigenti scolastiche, Maria Iaia e Antonietta Maiello, che hanno avuto un ruolo strategico nella fase di nascita e di avvio di Borgo Bambino.

 

Siamo molto contenti - spiega Barbara Torraco, Presidente della Patto Consulting Impresa Sociale, capofila del progetto - perché la nostra sfida era proprio quella di riportare la bellezza, il gioco e la socialità al centro della vita della scuola e del quartiere. Oggi ci siamo riusciti e questo ci rende molto felici, nella consapevolezza che c’è ancora tanto lavoro da fare”.

 


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