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27/04/2020

Comunicato Stampa di Pippo Cavaliere
L'Usura ai tempi del coronavirus

di Umberto Mastromartino

L’usura ai tempi del coronavirus: a rischio tantissime famiglie. La Regione Puglia assegna alla Fondazione 150mila euro per proteggere le famiglie dal rischio usura.

 

La pandemia in corso ed il conseguente periodo di lockdown stanno offrendo alla criminalità l'occasione per riciclare i cospicui profitti illeciti di cui dispone e di insinuarsi nel circuito dell’economia legale: così l’ombra dell’usura si allunga minacciosa sull’emergenza epidemiologica da COVID-19, come ha ricordato Papa Francesco in una recente omelia a Santa Marta.

Ad essere esposte non sono solo le classi sociali più deboli e le famiglie, ma anche le imprese ed i commercianti, che saranno tentati dal canto delle sirene di coloro che fingeranno di voler offrire aiuto e sostegno, con l’intento invece di rilevare attività in crisi. Niente di moralmente più grave che speculare sulla disperazione della gente.

La criminalità, in presenza di un forte disagio sociale e potendo sfruttare il radicamento sul territorio, in questi frangenti punta ad acquisire un “consenso sociale”, offrendo anche beni di prima necessità a chi ne ha bisogno, proponendosi di fatto come alternativa allo Stato, fingendo di offrire aiuti per poi richiederne la restituzione con i ben noti interessi. 

Lo Stato ha dotato la Fondazione di cospicue risorse finanziarie per garantire prestiti erogati dalle banche, mentre la Regione Puglia ci ha appena accreditato la somma di 150mila euro, finalizzata alla concessione di piccoli prestiti senza interessi, a favore di famiglie sovraindebitate e a rischio usura a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. L'obiettivo della Fondazione in questo delicato momento è di costituire un'ancora di salvezza, una speranza per le tante famiglie lacerate dal dramma coronavirus, di sottrarle dai tentacoli della criminalità e di proteggerle dal rischio usura.

La concessione di detti prestiti è disciplinata dalla legge 108/96 e dal dm 176/2014.

Concludiamo con un appello ai cittadini: non imboccate strade sbagliate, parliamone insieme, chiamateci allo 0881.610211 o, meglio ancora, scriveteci a info@buonsamaritano.com, un pool di volontari, esperti della questione, sono pronti ad accogliervi e ad ascoltarvi.

 

I volontari della Fondazione Buon Samaritano

 

           


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