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Cronaca

17/11/2015

Un castello per promessa
Dal Commissariato di San Severo

di Umberto Mastromartino

           QUESTURA DI FOGGIA                                              Guardia di Finanza COMMISSARIATO DI P.S. SAN SEVERO                   COMPAGNIA SAN SEVERO

                  Sezione Anticrimine                                                         Sezione Operativa Volante

Filippo D’Alfonso 78 – tel.0882/311211                        C.so G. Di Vittorio nr. 184 (/2 0882-221012

 

 

Comunicato Stampa                                                                                     San Severo li, 17.11.2015

 

La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di San Severo, a conclusione di un’articolata attività investigativa, nei giorni scorsi hanno posto i sigilli a tre appartamenti ubicati nel Comune di Torremaggiore e deferito all’A.G. tre cittadini della provincia di Foggia, per concorso in circonvenzione di incapace.

Gli immobili in questione erano stati alienati da un’anziana signora benestante, ultrasettantenne, facilmente suggestionabile, una grande sognatrice innamorata della principessa “Sissi”, circuita ad arte con la promessa di matrimonio da parte di un giovane quarantenne di San Severo,  senza scrupoli, che con lusinghe e promesse di amore l’ha indotta, nell’arco di quattro anni, ad alienare le sue proprietà, facendole credere che col danaro recuperato avrebbe acquistato“un castello”, ove coronare il sogno illusorio di matrimonio e vivere una vita “da favola”.

Il giovane, che ha conosciuto la signora in un mercatino dell’usato, intuendo immediatamente la debolezza della donna strumentalizzandola, ha iniziato da subito uno squallido corteggiamento ammaliandola con la promessa di acquistare un castello sul Gargano, di proprietà di un conte che voleva disfarsene, assieme al prezioso arredo. Iniziava, in tal senso, una pressione psicologica, con l’intento di farsi consegnare dapprima i risparmi e poi a spogliarla degli immobili con la promessa appunto di utilizzare i relativi proventi delle vendite per l’acquisto dell’agognato“castello”, minacciandola tralaltro di lasciarla qualora non gli avesse ceduto tutti i propri averi.

La vittima, così, piano piano è stata ridotta sul lastrico ed  attualmente  percepisce una pensione talaltro decurtata a causa di un  contratto di finanziamento ingannevole di 14.000.00euro, stipulato dalla stessa su induzione del “corteggiatore” (facendole credere si trattasse di un’istanza finalizzata ad ottenere la pensione di reversibilità del fratello ormai deceduto).

Il giovane spregiudicato, per realizzare il proprio obiettivo si è avvalso di fidati e compiacenti amici che hanno acquistato i beni ad un prezzo nettamente inferiore a quello di mercato e dopo ogni vendita la vittima veniva obbligata a recarsi in banca con il “compagno”, che da subito tratteneva il ricavato per sé, senza consentirle di gestire il danaro in alcun modo.

Ma la favola finisce e quando la donna si ritrova abbandonata dal suo amato, trova il coraggio di raccontare questa triste vicenda ad un’amica, che immediatamente capisce la gravità degli eventi e si rivolge agli organi competenti.

Immediatamente iniziano le indagini, lunghe ed articolate, condotte sotto la guida della locale A.G., dal Commissarito di P.S. di San Severo e dalla Guardia di Finanza, concluse appunto con  il sequestro preventivo di tre immobili artificiosamente sottratti alla povera donna con relativo arredo fatto di mobili antichi e suppellettili di pregio, per un valore complessivo pari a 168.000 euro e con la denuncia di tre persone per il reato di circonvenzione di incapace. 

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