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Sindacale

21/11/2022

Feneauil
Non a colpi di mano

di Umberto Mastromartino

Superbonus, Juri Galasso (FenealUil Foggia) “No a colpi di mano, confronto indispensabile”

“Sugli incentivi per l’edilizia e in particolare sul superbonus non sono possibili decreti o colpi di mano senza un confronto preventivo con le parti sociali del settore e senza garantire un periodo transitorio per permettere ad imprese e lavoratori di riorganizzarsi. È un passaggio fondamentale che, in Capitanata, può rappresentare un valore aggiunto per tutto il territorio”.
Così Juri Galasso, Segretario Generale Terrtitoriale FenealUil Foggia.
“Il superbonus può rappresentare la svolta per il settore delle costruzioni se si punta con concinvizione nella direzione di un suo miglioramento. Le priorità devono essere maggiore qualificazione delle imprese, rispetto dei contratti collettivi e delle norme su salute e sicurezza; differenziazione delle percentuali in proporzione al miglioramento energetico e sismico e mantenendo il 110% e la cessione del credito in particolare per condomini, case popolari e più in generale per incapienti e cittadini a basso reddito”, afferma Galasso che prosegue: “A questi obiettivi si può arrivare solo attraverso un confronto sistematico con le organizzazioni sindacali e le imprese e garantendo un periodo transitorio in modo da non fermare i cantieri in essere e quelli già contrattualizzati.”.
Per il Segretario Generale Territoriale FenealUil Foggia “è indispensabile aprire subito un tavolo di confronto affinché gli incentivi continuino a funzionare. Come giustamente ribadito dalle segreterie nazionali, il super bonus non è infatti solo uno strumento che sostiene PIL e occupazione ma è anche e soprattutto una leva fondamentale per ridurre gli sprechi energetici, ridurre il costo delle bollette e mettere in sicurezza case e uffici anche da rischi sismici”.
Infine Galasso si sofferma sulle questioni poste con forza da Ance: “Condividiamo le perplessità espresse da Ance: le regole non si possono cambiare in corso d’opera. Queste scelte rischiano di paralizzare tutto e non solo sul fronte delle imprese perché le modifiche apportate dal Governo rischiano di penalizzare le famiglie che vivono nei condomini, soprattutto in periferia. La nostra posizione è che questa misura diventi strutturale dando lavoro alle imprese qualificate senza lasciare imprese e condomini coi crediti bloccati nei cassetti fiscali”.


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