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17/11/2023

Poste Italiane
Corso antifrode

di Umberto Mastromartino

 

POSTE ITALIANE: CORSO ANTIFRODE PER IL PERSONALE

DEGLI UFFICI POSTALI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA

 

La formazione coinvolgerà progressivamente tutti gli uffici postali della provincia

Panico, responsabile di Fraud Management e Security Intelligence:

«Sempre più impegnati nella tutela dei nostri clienti»

 

Bari, 3 novembre 2023 – Sì è svolto in modalità webinar il corso antifrode rivolto a 62 direttori degli uffici postali della provincia di Foggia. La sessione di formazione, che ha coinvolto 378 uffici postali della Puglia, è stata organizzata per sensibilizzare il personale di front-end sui temi della sicurezza e del contrasto di truffe e raggiri ai danni dei clienti. Tenuta dal responsabile nazionale di Fraud Management e Security Intelligence di Poste Italiane, Raffaele Panico, segue un ciclo di eventi di formazione in modalità fisica e telematica organizzati dai responsabili territoriali Fraud Management, Sicurezza Fisica e Antiriciclaggio per i direttori degli uffici postali e i responsabili gestione operativa al fine di promuovere norme di comportamento ispirate a una “cultura del rischio” integrata e diffusa. «Tutti noi dipendenti abbiamo una doppia responsabilità, quella di evitare il furto dell’identità digitale diffondendo prevenzione, e quella di riconoscere e sventare truffe allo sportello. Certamente allo sportello abbiamo fino all’ultimo la possibilità, grazie alla fiducia che i cittadini ripongono in noi, di dissuadere i clienti dal proseguire con operazioni anomale», rileva Panico.

 

Ed è sul furto dell’identità digitale via messaggio che lo sforzo da compiere nella prevenzione è ancora più complesso, almeno fino a quando operatori telefonici, aziende e istituzioni non troveranno una soluzione tecnologica - alla quale si sta già lavorando anche con alcuni disegni di legge - per bannare i messaggi che arrivano dagli alias, ovvero messaggi che arrivano da mittenti con identici nomi – nel caso di Poste Italiane il mittente è appunto “Poste Info” – e che finiscono nella conversazione tra l’utente e l’azienda. «Non dobbiamo stancarci di ripetere ai cittadini che Poste Italiane non invia messaggi chiedendo dati personali e richieste perentorie e minacciose per trasferimenti di denaro», aggiunge Panico. Per disinnescare il meccanismo di phishing è importante insegnare come sia importante analizzare il contenuto dei messaggi, non è sufficiente verificarne solo la provenienza che appunto, in quanto alias, finisce per trarre in inganno. È fondamentale non compiere gesti istintivi come siamo abituati a fare dalle notifiche dei social e non solo, aprendo link o rilasciando informazioni personali e finanziarie. Anche nell’utilizzo dei codici OTP, ricordarsi che l’azienda invia messaggi solo a conferma di azioni che il cliente sta svolgendo quali ad esempio la richiesta di bonifici o accesso a SPID. Altre richieste di azioni tramite sms, sono sempre da attenzionare e segnalare. Così come è importante aggiornare e formare costantemente il personale degli uffici postali a contatto con il pubblico, sui nuovi scenari di frode (boxing, smishing, vishing e spoofing) e sulle sue modalità di attuazione. «Lo scopo di questo momento formativo – spiega Eugenio Simioli, responsabile Fraud Management Sud di Poste Italiane – è quello di portare a conoscenza dei colleghi le casistiche principali, alcuni esempi concreti di truffe e di fornire loro indicazioni e strumenti per poter intervenire. Riconoscere un tentativo di truffa è fondamentale per evitarla».

 

L’ufficio postale è, infatti, il primo luogo in cui i cittadini, che sospettano di essere stati vittima di una frode, si recano e la velocità di intervento del personale è un elemento chiave per poter bloccare tempestivamente le eventuali transazioni avviate o le carte di credito compromesse nel caso in cui il cittadino avesse fornito i dati riservati (credenziali e pin). Nei casi sospetti, il personale degli Uffici Postali si può rivolgere ai due centri dedicati alla prevenzione delle frodi, il Fraud Prevention Center di Roma e il Centro di Monitoraggio Frodi di Torino. I due centri,


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