Altro che Pug. L'urbanistica al Comune di Foggia è semplicemente un tragico gioco dell'oca.
Con Galasso si ritorna ai nastri di partenza.
Con buona pace della inutile propaganda di Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, impegnati a difendere la "melina" dell'assessore Galasso, ormai campione olimpionico nel buttare la palla in tribuna senza affrontare e risolvere un solo problema.
Le "linee guida" approvate dalla Giunta comunale, propagandate come la definizione del PUG, infatti, semplicemente allontanano l'approvazione del Pug, contrariamente a ciò che si vorrebbe fare credere.
Facendo leva sulla nuova legge regionale, la n. 34/2023- impugnata da più parti perché evidentemente incostituzionale - si è cancellato con un colpo di spugna il Dpp (Documento Programmatico Preliminare).
Peccato che il Comune di Fogggia il DPP lo avesse già approvato nel 2019 e non era assolutamente tenuto ad adottare le cosidette "Linee guida".
Anche uno studente al primo anno di Giurisprudenza ci sarebbe arrivato, peccato che così non sia stato per Galasso.
In pratica si è scelto di rimettere le lancette dell'orologio di oltre 10 anni dietro.
Decenni di lavori buttati nel cestino come carta straccia, tra l'altro costatti circa 1.5 milioni di euro tra incarichi professionali e spese di gestione.
Il Comune di Foggia era in una fase avanzatissima per l'adozione del PUG, con questo atto l'Amministrazione comunale sceglie di allontanare l'adozione del PUG a dopo la scadenza di questa amministrazione.
Era stata di fatto definita la parte strutturale del Piano Urbanistico Generale. Restava dunque solo da redigere quella programmatica.
Galasso avrebbe dovuto semplicemte chiudere la prima conferenza di copianificazione (i cui lavori sono terminati dal 2012!) ed aprendo la seconda conferenza di copianificazione per portare alla stesura della parte programmatica.
Nulla di più semplice e lineare.
Invece si è scelto di percorrere una strada che è letteralmente una follia amministrativa e politica. Peraltro realizzata senza alcun coinvolgimento del Consiglio comunale, in ossequio alla legge regionale che espropria incostituzionalmente le assemblee consiliari della loro competenza esclusiva in materia di programmazione urbanistica.
Avevo messo in guardia l'amministrazione dall'applicare una legge regionale ad altissimo rischio di incostituzionalità con uno specifico Ordine del Giorno. Ovviamente bocciato dal "campo largo".
Adesso il risultato rischia di essere quello di aggiungere ritardi a ritardi, al danno la beffa. Perché non solo la strada scelta dall'amministrazione, come detto, vanifica anni ed anni di programmazione per ricominciare tutto da capo. Ma nel caso in cui la legge regionale fosse dichiarata incostituzionale - circostanza altamente probabile - saremmo costretti a dover riprendere un Dpp che oggi è stato formalmente abbandonato.
È quindi evidente che la volontà politica espressa dall'amministrazione non è quella di approvare in tempi rapidi il Pug, ma viceversa quella di allontanarla il più possibile, cercando di prendere tempo.
Sul punto lunedì 21 luglio, alle 10.00 nella sede dei gruppi consiliari al terzo piano di Palazzo di Città, terrò una analitica conferenza stampa, nel corso della quale illustrerò tutti i limiti e le assurdità contenute nell'atto approvato dalla Giunta comunale, che priva Foggia del diritto di avere celermente uno schema di regole chiare sul piano urbanistico. Che significa disciplinare in modo rigoroso non solo l'aspetto edificatorio, ma soprattutto la qualità dei servizi erogati alla nostra comunità.