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Cronaca

18/09/2025

Dalla Questura di Foggia
Custodia cautelare in carcere per un 18 enne

di Umberto Mastromartino

COMUNICATO STAMPA

 

FOGGIA: LA POLIZIA DI STATO ESEGUE UN’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE NEI CONFRONTI DI UN 18ENNE RITENUTO UNO DEI RESPONSABILI DI UNA SERIE DI RAPINE.

 

In considerazione dell’evidente interesse pubblico a che sia data notizia delle azioni di contrasto che l’Autorità Giudiziaria e le Forze dell’ordine mettono in campo per debellare i molteplici fenomeni criminali commessi nella provincia di Foggia, anche al fine di aumentare la consapevolezza dei cittadini su tali manifestazioni criminali, si comunica quanto segue.

Nel pomeriggio di venerdì 12 settembre, la Polizia di Stato di Foggia ha eseguito l’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari che -  accogliendo la richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica - ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un 18enne foggiano, ritenuto uno dei responsabili di una serie di rapine aggravate avvenute in un periodo ricompreso tra gli scorsi mesi di aprile e giugno.

Dettagliatamente, gli investigatori della Squadra Mobile e gli operatori dell’U.P.G.S.P. della Questura di Foggia, grazie ad una articolata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, basatasi sull’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nell’aree interessate dai fatti di reato, nonché dalle dichiarazioni delle persone offese e dagli avvenuti riconoscimenti fotografici, sono riusciti ad individuare un 18enne foggiano che, unitamente ad altri complici, si sarebbe reso responsabile di almeno tre distinte rapine avvenute nel centro cittadino di Foggia.

I gravi episodi avvenivano tutti con le medesime modalità operative: l’indagato, con la complicità di altri soggetti, avvicinava le proprie vittime, tutte di giovanissima età, per poi con violenza e, talvolta, con l’utilizzo di armi, rapinarle dei propri monili d’oro, dei portafogli e dei telefoni cellulari per poi, successivamente, minacciarle di morte.

Il procedimento penale in discorso è nella fase delle indagini preliminari; a tal fine corre l’obbligo di evidenziare che, stante il principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza, le persone indagate non possono essere considerate colpevoli fino all’eventuale emissione, nei loro confronti, di una sentenza definitiva di condanna.


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