Sport Calcio Foggia 1920
27/01/2018
di Umberto della Martora
Quasi un crocevia la gara di Chiavari, per il Foggia, vuoi per la precarietà di una classifica deficitaria, vuoi per gli eventi dell'ultima settimana che si sono abbattuti su tifosi e società, a partire dall'arresto del patron Fedele Sannella. Ancora di salvezza a cui aggrapparsi, oltre all'altro Sannella, Franco, il d.s. Nember, che ha continuato a lavorare sodo per regalare a Mister Stroppa uomini in grado di superare le situazioni più ingarbugliate, con professionalità, classe ed esperienza. Non a caso il "leone" Tonucci ha dato muscoli , centimetri e cuore al reparto difensivo; Greco, pur nei limiti di una condizione fisica non ancora ottimale, rimane un ottimo "direttore d'orchestra"ed il tedesco Kragl, lì sulla fascia sinistra, è un inarrestabile tank. E proprio il guerriero teutonico ha aperto la partita alla mezz'ora, con una marcatura di rara bellezza, difficile da vedere anche su campi della massima divisione. Un siluro terra aria, scagliato da distanza siderale, che il povero Jacobucci ha visto solo quando ha terminato la sua folle corsa all'incrocio dei pali. Da non dimenticare, però, l'impegno e l'attaccamento alla maglia dei veterani, come Mazzeo ad esempio, bravo a mettere in cassaforte il risultato, nel secondo tempo, su servizio ancora del tedesco ex Crotone. Gli ultimi minuti (di sofferenza) della partita, in aggiunta all'uno a due dei padroni di casa(La Mantia all' 86'), sono la conseguenza di un logico calo fisico di Agnelli e compagni, dopo un match giocato senza risparmio di energie. A breve, però, saranno pronti anche gli ultimi neorossoneri, oggi alcuni di loro in panchina, che aggiungeranno sicuramente ulteriore qualità al gruppo a disposizione dello staff tecnico. In curva, dopo il divieto di trasterta comminato ai tifosi residenti a Foggia, non meno di 400 fans rossoneri , tutti residenti nel nord Italia, che hanno incoraggiato ad "ugole spiegate" i propri beniamini , con il calore tipico della nostra gente. Non sono mancati i cori a favore di Fedele Sannella, a testimonianza del profondo affetto nutrito dai foggiani verso una famiglia che tanto a dato alla Capitanata, non solo nel calcio, ma anche e soprattutto nel mondo del lavoro e della solidarietà.