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Politica

20/02/2020

Movimento 5 Stelle
Pił controlli e denunce

di Umberto Mastromartino

PIÙ CONTROLLI E DENUNCE, IL GARGANO E IL TAVOLIERE NON POSSONO TRASFORMARSI NELLA NUOVA PATTUMIERA DEL SUD

“Dopo la tremenda inchiesta In Daunia venenum, ancora una volta l’area protetta dell’Ente Parco del Gargano risulta essere interessata da un traffico illecito di rifiuti speciali, così come confermato dalle indagini dei Carabinieri del Noe di Bari con i colleghi del comando provinciale di Foggia, che hanno arrestato sei persone, i titolari di tre società di Manfredonia e Vico del Gargano (una edile e due di trasporti), il proprietario del suolo e due autotrasportatori. I video mostrano lo smaltimento illecito, come nelle peggiori immagini di Gomorra e nelle pratiche dei Casalesi, e lo sversamento nei terreni. Il Gargano e la Capitanata non possono diventare la nuova pattumiera del Sud”.

È quanto rileva l’onorevole Giorgio Lovecchio, membro della Commissione Agricoltura e segretario della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.

“Già nella direttiva del 2019, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa aveva dato mandato all'Arma dei Carabinieri e alla Guardia di finanza di incrementare i controlli. La Guardia di finanza può fare valutazioni di tipo fiscale o erariale in generale, che aiutano molto a bloccare la illecita gestione di rifiuti e principalmente a mettere in chiaro finalmente le organizzazioni sane. C’è poi da verificare l'eventuale sussistenza di comportamenti illeciti nell'ambito della P.A. centrale e periferica e dei soggetti pubblici o privati operanti nella gestione del ciclo dei rifiuti, anche in riferimento alle modalità di gestione dei servizi di smaltimento da parte degli enti locali e ai relativi sistemi di affidamento. Quei rifiuti con quali carte viaggiavano? È possibile che gli organi deputati sul territorio non abbiano controllato i valori delle acque con la relativa gestione degli impianti di depurazione? Con troppo ritardo scopriamo sversamenti che si sono perpetrati per anni nelle campagne del Gargano e del Tavoliere, spesso nel silenzio e nell’omertà di chi dovrebbe denunciare agli enti intermedi che dovrebbero denunciare gli illeciti”.


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