Luigino Bottoni, sindaco di Osoppo: «Grazie a tutti coloro che ci seguono da lontano. Siamo orgogliosi di poter ospitare per la seconda volta consecutiva la trappa Buja-Osoppo del Giro d’Italia Ciclocross. Il tracciato è di Osoppo, l’organizzazione è di Buja. La prima volta è piaciuta, le condizioni erano davvero al limite, ma è stata corsa lo stesso offrendo uno spettacolo memorabile. Quest’anno il meteo è sostituito dalla difficoltà del Covid con tutto quello che ne consegue dal punto di vista organizzativo, ma lo sport è sempre stato e sempre sarà un segnale di speranza e di lotta. E questo sport è davvero una lotta, ci dà il simbolo di quello che dobbiamo fare in questo momento, lottare contro condizioni avverse. Il mondo forse sarà diverso quando finalmente avremo superato il momento, ma è con questa tenacia che si affrontano le battaglie. Il tutto è possibile grazie alla Jam’s Bike e alla rete tra amministrazioni, hanno lavorato i volontari, è una tappa pedemontana, dei tre comuni, una sinergia di tre comuni che ci dimostra come devono fare i piccoli paesi, l’unione fa la forza. Auguri a tutti, a questo punto è lecito dire: non c’è due senza tre, dopo il diluvio, dopo il Covid sicuramente avremo l’annata giusta».
Fausto Scotti, CT nazionale italiana di ciclocross: «Giochiamo in casa. A tutti gli effetti è così. Va reso merito a questa unione di comuni, che sia d’esempio a tanti in Italia. Nella storia del ciclocross la tappa che si ricorda di più è quella dello scorso anno, è stata epica, memorabile, un plauso al posto incantevole. Da sempre qui si fanno cose importanti, qui c’è in piedi uno dei più importanti team italiani, da tecnico vedo i miei ex compagni di nazionale da corridore che hanno un team proprio e mi rispecchio in loro. Ciò che state facendo per l’azzurro Jonathan Tabotta è importante, il suo nome resta impresso nella crescita dei ragazzi. Il sogno di Marco Zontone è quello di fare qui in futuro il campionato italiano di ciclocross e credo che tantissimi amici saranno al suo fianco».
Stefano Bergagna, sindaco di Buja: «É un orgoglio delle nostre comunità ospitare il Giro d’Italia Ciclocross. Le difficoltà sono tante ma noi siamo qui per dare testimonianza che non ci vogliamo fermare, io spero e auguro a tutti gli organizzatori che il Giro d’Italia Ciclocross riesca ad arrivare forte e robusto fino alla fine, rilanciando l’esperienza per il prossimo anno. Qui i paesi che vi ospitano sono stati rasi al suolo dal terremoto del ’76, ma abbiamo ricostruito e siamo tornati più forti. Sono certo che sarà così anche dopo il Covid, con il supporto dello sport».
Mara Gubiani, assessore allo sport di Gemona del Friuli: «Questa tappa è un evento importante per il nostro territorio, abbiamo zone veramente ricchi che ci danno tanto. Ci siamo divertiti lo scorso anno, eravamo a tifare le nostre ragazze e i nostri ragazzi. I nostri territori si prestano per l‘attività sportiva all’aperto. Non ho mai visto combattere con tanta grinta e con tanta felicità. Il ciclocross è uno sport che dà cuore e anima e tutti noi abbiamo solo da imparare da questa disciplina. Il ciclocross ci dimostra che si può fare, si può fare tanto assieme e che da soli non si va da nessuna parte. Con tanta responsabilità da parte di tutti anche
domani sarà una tappa».
Marco Zontone, assessore allo sport del comune di Buja: «In primis ringrazio la neo presidentessa Gessyca Baldassa, che si è presa questa patata bollente, la conosco da una vita e so l’impegno che è in grado di infondere in quello che fa. Grazie a tutta la famiglia della Romano Scotti, ricordare papà Romano per noi è semplicemente un grande. Un abbraccio grandissimo alle amministrazioni comunali di Osoppo, Buja, Gemona e tutti coloro che si sono occupati delle fettucce, degli striscioni, chi lavora sotto il tendone e chi è ancora lì a lavorare col buio. In certi periodi si vede ancora più l’unità tra i comuni, le associazioni e tra tutti noi. Noi crediamo che si possa fare, andremo fino in fondo con Il Giro d’Italia Ciclocross. Dieci anni fa eravamo circa 230 atleti,
oggi siamo quasi 800. Numeri impressionanti, dei quali bisogna dare merito alla Romano Scotti e a tutto il suo team per aver creduto da subito e per aver fatto crescere un sogno. Sono pochi gli eventi ciclistici a livello internazionale che hanno questi numeri e sono così trasversali. Forse a livello di ciclocross nessuno».
Gessyca Baldassa, presidentessa Jam’s Bike Team Buja: «Desidero restituire alla Jam’s ciò che i ragazzi mi regalano. Ho voluto far sì che questa tappa non venisse cancellata, ci siamo trovati in situazioni complesse, ma bisognava andare avanti, è importante
- spiega con la voce rotta per l’emozione alla sua prima uscita pubblica da presidentessa – si dorme davvero poco la notte per rifinire i dettagli, ma poco conta innanzi alla felicità di tutti».